Il terroir

Terroir: è un termine francese dal significato complesso.
Tradotto in termini letterali significa «suolo o terreno», ma i francesi attribuiscono a questo termine un significato più esteso, non legato alla sola “terra”.
Il Terroir è l’insieme di fattori diversi e assolutamente tipici di un territorio piuttosto ristretto che imprime ad un determinato vino specifiche caratteristiche.
Si può definire come un’area in cui il clima, le condizioni geografiche, la tradizione enologica e il lavoro dell’uomo, permettono la realizzazione di un prodotto specifico e identificabile mediante le sue caratteristiche uniche.
In sintesi: due vini prodotti con la medesima uva, anche dallo stesso produttore, ma provenienti da vigneti diversi, da due zone diverse, sono senza dubbio diversi.
Per fare un esempio, lo Champagne può esistere solamente nella Champagne, il Franciacorta può esistere solamente in Franciacorta anche se a volte vengono prodotti con le stesse uve, perchè ognuno è l’espressione del proprio terroir.
Latitudine, altitudine, conformazione del terreno, esposizione, drenaggio, ventilazione, tutto influisce sul carattere del vino che si andrà ad ottenere… vediamo di approfondire un po’!
Latitudine: la zona, (nazione o regione), dove è coltivata la vigna.
Altitudine: la vite coltivata in collina e montagna dà frutti migliori rispetto a quella coltivata in pianura. Salendo dal livello del mare le temperature diventano più fresche, la presenza di brezze preserva i grappoli dalle muffe, gli sbalzi termici tra giorno e notte favoriscono l’ispessimento della buccia dell’acino e aumentano il corredo, l’eleganza e l’intensità dei profumi del vino.
La coltivazione sui pendii favorisce il drenaggio impedendo il ristagno dell’acqua e inoltre la vite può godere di una migliore esposizione alla luce favorendo la fotosintesi.
Terreno: ogni tipo di vite ha bisogno di un determinato terreno per dare il meglio di sé. La piacevole acidità dello champagne è data dal terreno gessoso della sua zona, se il terreno fosse prevalentemente argilloso il risultato sarebbe differente. Il terreno influisce in maniera determinante sulle caratteristiche del vino ma questo argomento merita di essere approfondito in un altro articolo.
Densità di impianto: un modo per migliorare la qualità dell’uva è aumentare il numero dei ceppi per ettaro, ossia il numero di viti. La media è circa 4000-5000 ceppi ettaro, ma si superano anche i 6000 in vini di altissima qualità. Con una densità elevata di piante, si mantiene un numero di grappoli inferiore per ogni ceppo, in modo tale che ci sia una concentrazione maggiore di sostanze nei grappoli stessi.
Tecniche di coltivazione: l’uomo!!! La passione, la capacità, il modo in cui viene coltivata la vite, le pratiche di cantina, sono fondamentali per ottenere un vino che riesca ad esprimere al massimo le sue caratteristiche e la sua personalità.